Prete Geovane Saraiva*

Prete Geovane Saraiva*

Don Luciano Mendes de Almeida, grande uomo di Dio, un giorno ha deciso di visitare il cielo.Andò e trovò tutto molto bello e meraviglioso, contento di tutto e soprattutto le persone felici e soddisfatti in presenza amorosa di Dio. In questi giorni, ho anche voluto andare in cielo uccidere la curiosità del luogo dei nostri sogni, la Gerusalemme celeste (Eb 13.14), se possibile, parlare con Don Helder Camara. . Io prete Geovane Saraiva, nella mia semplicità, ho deciso e sono andato a quello stesso luogo visitato da un discepolo di S. Ignazio di Loyola e sa chi ho trovato facilmente: Don Helder Camara.

Questo, molto soddisfatto e felice, soprattutto perchè le sue raccomandazioni circa le profezie, sono stati assunti in pieno da papa Francisco: Nel sogno di un mondo in cui le persone possono essere incantati dalla vita stessa, dono più grande e più prezioso agli occhi il buon Dio. Allo stesso tempo, è stato lode fragoroso al Vicario di Cristo in terra, per riaccendere la speranza nel mondo; come apostolo di trasparenza, mettendo Giovanni XXIII in un livello molto alto, e figura di riferimento. E inoltre non avere paura dell'opposizione all'interno e all'esterno della Curia Romana; come Don Helder, ho trovato meraviglioso, tra altre cose, Francesco non ha avuto paura di parlare circa quindici malattie all'interno della Curia Romana.

Ero molto felice perchè Don Helder ha elogiato il nostro libro su di te, "Don Helder: sogni e utopie" e io ero sulla strada giusta. Caro lettore, posto nella mente e nel cuore che Dio va ben oltre l'utopia di mistici e sognatori, come il Dom Helder Camara, considerato utopico e sognante, nel contesto di un mondo pluralista e anche segnato da ambiguità, perché si avvicinava il "cavaliere ". Ma ha detto che a causa di avversari e critici: "paragonarmi a Don Chisciotte, sta lontana dall'essere una nota dispregiativo" e ha aggiunto: ". Cosa sarebbe il mondo se non fosse l'utopia, cosa sabebbe del mondo se non fosse i sognatori"

Il nostro libro "Don Helder: Sogni e utopie" vuole lasciarvi caro lettore, vicino al pacificatore, uomo di grandi sogni e utopie, veramente di un altro  cavaliere.Con certezza i coltivatori di lettere scoprirà leggendo il nostro lavoro che è stato recentemente ristampato in Saraiva Mega Iguatemi Fortaleza, un Don Helder Camara come una miniera d'oro, che deve essere sempre più sfruttata. Lui, come un meraviglioso dono di Dio, con una bellezza interiore che possiamo dire, senza precedenti nei loro gesti rari per la vita, ma una vita piena di fascino!

Non dimentichiamo nel nostro libro tutta la vostra azione pastorale, in Ceará, Rio de Janeiro,Olinda e Recife, nelle parole del teologo Joseph Comblin: "Io sono tra quelli che è convinto che gli scritti di Dom Helder sarà ancora fonte di ispirazione in America Latina, in mille anni. "Nel nostro libro, il lettore può impostare nei loro pensieri profondi: "Tra gli ostacoli per rompere, più costa, e ciò che conta di più è senza dubbio la barriera mediocrità"; «Vorrei essere leale, discreta e silenziosa come la mia ombra"; "Quando i problemi sono assurde, le sfide sono entusiasmanti."

Prendendo l'arcidiocesi di Olinda e Recife, nell'aprile del 1964, ha detto: "Chi soffre nel corpo o nell'anima; chi, poveri o ricchi siete disperati, si svolgerà nel cuore del vescovo. "La passione del parroco degl'impoverito per la poesia aveva enorme importanza, come segue: "Siamo  stati noi, le tue creature che abbiamo inventato il tuo nome? Il nome non è, non dovrebbe essere una etichetta adesiva sulle persone e sulle cose ... Il nome viene da dentro di cose e persone, e non dovrebbe essere falso ... Deve esprimere il più più intimo dell'intimo, la stessa ragio"

Soltanto possiamo capire Don Helder, dall'amore indicibile e ineffabile del nostro buon Dio. Questo, ha sempre espresso il suo affetto per l'umanità, molto superiore all'amore umano, proprio quello incalcolabile e senza pari gesto di madre in favore del figlio, intesa con le parole del Libro Sacro: "Per caso ,la donna può dimenticare il piccolo figlio, il punto di non aver pietà del frutto del suo seno? Se lei dimentica, io invece non ti dimenticherò mai "(Is 49,15).

Ma se oggi non abbiamo la presenza fisica del pastore degl'impoveriti, Dio ci ha dato un Papa che guarda e piange per i più poveri. Questo fine settimana (2015/03/23) nel corso la sua visita a Napoli, il Papa Francesco ha visitato  uno dei quartieri più poveri della città, dominata dalla mafia, chiedendo che vi abitano lì che resistono fortemente ai soldi facili e disonesti della mafia.

Ho detto addio a Dom Helder lì nella città di cielo con un caldo abbraccio, un clima completamente beatifico e armonioso. Ha colto l'occasione per citare con una gioia contagiosa, il commento del vescovo Mario Toso, su encíclica cui tematica sarebbe l'Ambiente ed Ecologia, il Papa Francisco rilascerà presto: "Sulla base della pubblicazione del volume di 'Terra Il cibo e 'ci sono più motivi. Prima di tutto, il fatto che la fame, indipendentemente dal fatto che producono prodotti alimentari sufficienti per tutti. Rimane ancora: centinaia di migliaia di persone che soffrono per mancanza di cibo e più di 2 miliardi di avere carenze nutrizionali.

Vorrei che, dalla ecologia umana e divina di cui sopra parlata,che il nostro il lavoro aiutasse le persone a mettere sulla patena la vita del mistico per eccellenza, DomnHelder Camara, profondamente innamorato per il Creatore e Padre. Il sacerdote salesiano João Carlos Ribeiro ha detto in prefazione sogni e utopie del libro del Prete Geovane Saraiva: "C'era tanta emozione nelle parole della consacrazione che abbiamo visto lui spesso piangere per celebrare la Messa. E sempre ha ripetuto con tutta la convinzione che il vero celebrante della Messa è il nostro Signore Gesù Cristo.

*Escritor, blogueiro, colunista, vice-presidente da Previdência Sacerdotal e Pároco de Santo Afonso, Parquelândia, Fortaleza-CE - geovanesaraiva@gmail.com

Trudução: Professora Sívia Cunto

Texto em  português: http://fgsaraiva.blogspot.com.br/2015/03/dom-helder-outro-cavaleiro-andante.html